Una valida alternativa ad apparati Mikrotik, Ubiquiti e Cambium, per la realizzazione di tratte wireless dorsali, è rappresentata dai device della B-Series introdotti sul mercato da Mimosa.

Fanno parte di questa serie, nel range di frequenze 5GHz Unlicensed, gli apparati Mimosa B5, B5c, B5 Lite, e per il range di frequenze degli 11GHz Licensed le Mimosa B11.

Tutti i device sfruttano il protocollo di trasmissione Time Division Multiple Access (TDMA) con sincronizzazione della trasmissione mediante GPS integrato; l’approccio aggiuntivo di Mimosa, alle caratteristiche intrinseche del TDMA, è stato quello di bilanciare attraverso due canali indipendenti l’uso del TDMA, al fine di garantire alta affidabilità e prestazioni del link anche in  scenari di alta congestione di frequenze.  In caso di interferenza su uno dei due canali infatti, questo meccanismo tende ad affidare la trasmissione e la gestione dei pacchetti all’altro sia in trasmissione che in ricezione.

Un altro grosso vantaggio rappresentato dalla trasmissione su doppio canale è la mancata caduta del link wireless in caso di interferenze o modifiche delle frequenze di uno dei due canali, dando l’opportunità di effettuare modifiche sulla tratta senza dover attendere tempi di riconversione e, cosa più importante, riducendo al minimo i disservizi.

Tutti gli apparati hanno canalizzazione a 20, 40 ed 80 MHz, con la possibilità di impostare la trasmissione su singolo canale (1×20, 1×40, 1×80) o doppio (2×20, 2×40, 2×80).

Con segnali anche di poco superiori alla soglia di rumore presente, si riescono ad ottenere link con elevate performance radio, sia in termini di ping che di trasporto di banda (test di banda effettuati mediante tool BTest, su tratte in esercizio, con canalizzazione impostata a 2×80 raggiungono picchi di 980/980 Mbps, mentre su canalizzazione a 2×40 a 500/500 Mbps).

La configurazione dei dispositivi è abbastanza semplice ed effettuabile direttamente via browser; per facilitare ulteriormente la configurazione e manutenzione dei dispositivi è presente anche una radio a 2,4GHz integrata in modalità Access Point con DHCP server per la raggiungibilità ed accesso al device. Al primo accesso sarà richiesto di effettuare lo sblocco del dispositivo, mediante procedura guidata presente sul servizio Cloud Mimosa, servizio gratuito ed utilizzabile anche per il monitoring dei device registrati.

Per quanto riguarda gli apparati 5GHz è presente per l’interconnessione del dispositivo verso router o switch, una singola porta ethernet Gigabit, mentre nel caso del B11 sono presenti sia una porta Gigabit ethernet che connettore SFP. A tal proposito va effettuata una doverosa osservazione per i dispositivi B5, B5c e B5 Lite: in caso di installazione degli apparati su tralicci, torri faro e strutture metalliche, i dispositivi necessitano assolutamente di una buona messa a terra! Presentano infatti un’alta sensibilità alle interferenze ethernet ed in molti casi ciò si traduce in frequenti e repentine disconnessioni o in problemi sulla velocità di negoziazione. E’ molto importante quindi fare un’accurata pianificazione in fase di installazione, al fine di non ritrovarsi con un dispositivo altamente performante per la parte di trasporto wireless e limitato poi nell’interconnessione ethernet.

Risolte le problematiche di negoziazione ethernet i link B5, B5c e B5 Lite saranno sicuramente un punto di svolta per l’upgrade di tratte dorsali, basti pensare che in molti casi di utilizzo reggono il confronto di tratte dorsali PDH o sono stati affiancati a dorsali PDH come backup con prestazioni pressoché invariate in caso di caduta della tratta primaria.